domenica 1 dicembre 2013

Paste sarde - Pillus, antichi formati



Sulla rivista "Sale e Pepe" di Ottobre un articolo ha suscitato il mio interesse: Paste sarde, antichi formati e raffinati condimenti raccontanti da interpreti speciali.

Forse perchè il mio compagno è sardo? .... mmmmmm .... credo proprio di sì!!

Francamente non sò da dove incominciare a descrivere.
Và, incominciamo da informazioni sul territorio.

"La Marmilla (aerea collinare nel cuore della Sardegna) è caratterizzata da un terreno ideale per la coltivazione di pregiate varietà di grano duro. Prima fra tutte la Senatore Cappelli, ricca di proteine, dalle spighe alte e rigogliose che non permettono alle erbacce di crescere e quindi rendendo inutile l'utilizzo di prodotti chimici.
La semola prodotta  è adatta per la preparazione di pane, dolci ma soprattutto pasta, che in Sardegna assume varie sfaccettature a secondo della zona e delle tradizioni locali."

E ancora:
"L'impasto è composto da sola semola e acqua, lavorati con forza fino a "strappare" la pasta che deve diventare sdrucita e "fare la treccia". Niente sale perchè romperebbe il glutine della semola. In alcuni formati compaiono le uova (nelle lasagnette) od il lievito (per le tallutzas). Alcune tipologie di pasta sono difficili da realizzare: le orighittas oppure i maccaroni fibaus. Meno complicati i maccaroni xibiru ovvvero i malloreddus."

Veniamo alla preparazione di oggi.
I pillus, citati nell'articolo, che nascono da lembi di altra pasta avanzata.
Ho voluto condirli con un ragù di coniglio e zafferano.


Pillus con ragù di coniglio e zafferano

Pillus:
350 gr di semola di grano duro
170 gr di acqua

Impastare per almeno mezz'ora.
Avvolgere l'impasto con della pellicola e riporre in frigorifero per un'ora.
Stendere la sfoglia sottile (circa 1/2 millimetro) e ritagliare della tagliatelle corte e disuguali con una rotella dentellata.





Ragù di coniglio e zafferano:
200 gr di polpa di coniglio (ho usato delle lombatine che ho disossato; le ossa le ho usate per fare il brodo aggiungendo un paio di cucchiai di carota, sedano e cipolla tritati grossolanamente)
90 gr di pomodorini privati della pelle e dei semi e tagliati a dadini
1 bustina di zafferano
1 spicchio di aglio
1 rametto di dragoncello 
1 bicchierino di grappa
1 mestolo di brodo
4 cucchiai di olio evo
farina bianca q.b
sale e pepe

Mettete in una padella larga l'olio e lo spicchio di aglio che toglierete appena si colora.
Infarinate la polpa del coniglio ed aggiungete nella padella; fate rosolare la carne.
Aggiungete la grappa e lasciate evaporare. Unite il dragoncello sminuzzato e lo zafferano sciolto in poco brodo.
Salate e pepate.
Unite i pomodorini tagliati e continuate la cottura per alcuni minuti con il brodo.

Lessate i pillus, scolateli  e fateli saltare nella padella con il ragù.

Considerazioni:
-  non avevo mai impastato se non un paio di volte la sfoglia per le tagliatelle.
   Mezz'ora è tantaaaaaaaaaaaaaa!! ^^
   Chissà se ho strappato bene la pasta. Se riesco poi vi posto una foto dell'articolo in cui    si intravede come trattare la pasta.
- Buono tutto; la pasta ed il ragù di coniglio anche se buona parte dei pillus li ho             conditi con il classico ragù perchè mio figlio non gradiva l'altro condimento.
- Mi devo ricomprare la rotella dentellata; quella che posseggo è un  falso ^^ ^^ nel         senso che accenna la dentellatura. Una parte delle tagliatelle le ho dovute riprendere
  ad una ad una e "zigrinare" i bordi con un coppasta rettangolare: questo si che era
  roba seria!!
- Non fate come me: invece di 90 gr di pomodoro ne ho messo tre volte tanto!!
  Ma se vi piacciono più rossi allora seguitemi ^^



qui i pillus sono conditi con il classico ragù



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