(immagine tratta dal web)
Eccomi di nuovo a scrivere nel blog.
Questo volta con un primo di pesce.
Per molto tempo nel nominarlo ho sbavato ma lo scorso week end ho potuto togliermi lo sfizio di assaggiarlo.
Vi ricordate sì che sono stata dal mio compagno?
Lui è' "un sardino" di Cagliari (non me ne vogliano i sardi se uso certe espressioni; è per prendere un pò in giro il mio "uomo", ometto và ^^) e di questi periodi spesso ti capita di trovare per strada piccoli banchi che vendono i ricci (non sono tutti autorizzati ma questo è altro discorso); vedrete i "ricciai" (da queste parti così si chiamano i pescatori che raccolgono questi Echinoidi) aprire il frutto di mare: se preferite potrete mangiarlo crudo oppure vi porterete via un piccolo contenitore a bicchierino con dentro la parte edule del riccio: di colore giallo-arancione più o meno intenso, altro non è che l'apparato riproduttivo formato da 5 gonadi. Insomma per farla breve quello che si mangia sono le uova, piccolissime e raccolte a stella.
Mi raccomando se vi capita di avere tra le mani questo bicchierino, trattatelo come se aveste un bene prezioso.
Qui a Roma un giorno ho chiesto al pescivendolo dove mi servo quando faccio spesa, se era possibile avere i ricci. Ha storto un pò la bocca e le poche parole dette mi hanno fatto capire che semplice non è nemmeno su ordinazione.
E poi questo frutto di mare non è reperibile tutto l'anno.
La Regione Sardegna, al fine di non compromettere la riproduzione, apre la pesca dei ricci a Novembre per poi chiuderla i primi di maggio dettando anche regole sia sulle dimensioni (minimo 50 mm esclusi gli aculei) che sulle quantità (il pescatore subacqueo professionale può raccogliere giornalmente non più di 6 ceste per circa 1500 esemplari. Se accompagnato da un'assistente a bordo dell'imbarcazione la quantità sale a 3000 ricci. Stessa cosa per il pescatore marittimo professionale. Non più di 50 unità giornaliere spettano invece al pescatore sportivo).
Il periodo migliore per poter assaporare al meglio il gusto del riccio, è tra gennaio e febbraio.
Ultima cosa: chiedo scusa per la foto, la più brutta in assoluto del blog ma con il cellulare ed in un luogo non molto illuminato, i miracoli non si possono fare^^
mezzo bicchiere di vino bianco Vernaccia
sale
200 ml di olio evo
Con un paio di forbici aprire i ricci partendo dall'opercolo presente alla base.
Con un cucchiaino prelevare le uova e metterle in una ciotola.
In una padella fate soffriggere l'aglio nell'olio e appena imbiondito toglierlo.
Aggiungere la Vernaccia e lasciate tirare un pò l'intingolo.
In abbondante acqua salata, lessate al dente gli spaghetti.
Versateli nella padella, aggiungete la polpa dei ricci e fate mantecare per pochi secondi. Spolverare con prezzemolo tritato e servire ben caldi.
Mi raccomando se vi capita di avere tra le mani questo bicchierino, trattatelo come se aveste un bene prezioso.
Qui a Roma un giorno ho chiesto al pescivendolo dove mi servo quando faccio spesa, se era possibile avere i ricci. Ha storto un pò la bocca e le poche parole dette mi hanno fatto capire che semplice non è nemmeno su ordinazione.
E poi questo frutto di mare non è reperibile tutto l'anno.
La Regione Sardegna, al fine di non compromettere la riproduzione, apre la pesca dei ricci a Novembre per poi chiuderla i primi di maggio dettando anche regole sia sulle dimensioni (minimo 50 mm esclusi gli aculei) che sulle quantità (il pescatore subacqueo professionale può raccogliere giornalmente non più di 6 ceste per circa 1500 esemplari. Se accompagnato da un'assistente a bordo dell'imbarcazione la quantità sale a 3000 ricci. Stessa cosa per il pescatore marittimo professionale. Non più di 50 unità giornaliere spettano invece al pescatore sportivo).
Il periodo migliore per poter assaporare al meglio il gusto del riccio, è tra gennaio e febbraio.
Ultima cosa: chiedo scusa per la foto, la più brutta in assoluto del blog ma con il cellulare ed in un luogo non molto illuminato, i miracoli non si possono fare^^
Spaghetti ai ricci di mare
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di spaghetti n. 5 (quelli grossi)
circa 15/20 ricci a persona (in alternativa un paio di bicchierini di polpa di ricci)
2 spicchi di aglio
prezzemolomezzo bicchiere di vino bianco Vernaccia
sale
200 ml di olio evo
Con un paio di forbici aprire i ricci partendo dall'opercolo presente alla base.
Con un cucchiaino prelevare le uova e metterle in una ciotola.
In una padella fate soffriggere l'aglio nell'olio e appena imbiondito toglierlo.
Aggiungere la Vernaccia e lasciate tirare un pò l'intingolo.
In abbondante acqua salata, lessate al dente gli spaghetti.
Versateli nella padella, aggiungete la polpa dei ricci e fate mantecare per pochi secondi. Spolverare con prezzemolo tritato e servire ben caldi.
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