domenica 22 febbraio 2015

Re-cake 2.0 - Torta di mele con nocciole ed avena


Volevano chiudere bottega e burattini e la cosa mi sarebbe dispiaciuta non poco nonostante abbia partecipato una sola volta e fuori concorso.


Ma poi con gioia ho letto che Re-Cake sarebbe tornato.
Un pò cresciuto con 6 food blogger (Carla, Claudia, Giulia, Ileana, Sara e Silvia) a darci l'imput per sperimentare nuove ricette.
Questo è il link del gruppo su fb.
Se vi piace mettervi in gioco e testare, iscrivetevi e partecipate.

Il primo dolce di questa nuova esperienza da "copiare" è un plum cake con mele, nocciole e farina di avena, tratto dal  blog di Aran.


Di quelli morbidosi e profumatissimi che a mangiarli è un piacere accompagnati magari da una buona tazza di te.



Per quel che mi  riguarda questa  mattina  ha allietato la  colazione  insieme ad un caffè 
bollente.
Vi lascio con la locandina del Re-Cake 2.0 in cui è riportata la ricetta.
Ovviamente felice di partecipare!!




Annotazioni:
rispetto alla ricetta originale le uniche varianti che ho apportato sono state quelle di sostituire la farina di riso con quella di farro e la farina di nocciole con polvere di mandorle.
Qualche difficoltà con le mele per farle rimanere in superficie.
Ne ho disposte alcune prima di mettere in forno. Vedendo che l'impasto inesorabilmente le aveva coperte, molto velocemente ne ho tagliate delle altre e risistemate sopra in modo che le prime facessero da spessore per le seconde. Soltanto la fila di mezzo è riaffondata.

Se non trovate il latticello potete farlo voi:
250 ml di latte scremato
1 cucchiaio circa di succo di limone 
Mescolare ed attendere 15 minuti

lunedì 16 febbraio 2015

Chiacchiere ... ma in polacco

Attratta dalla foto girando su Pinterest, mi ritrovo in un blog di lingua polacca.

Francamente non pensavo avessero anche loro dei dolci di Carnevale simili ai nostri: i faworki equivalenti alle nostre frappe (così le chiamiamo a Roma).

Ma ci sono differenze con il nostro impasto :
- nei faworki si usano i tuorli e non le uova intere e quindi l'impasto  è più friabile;
- la panna acida sostituisce il burro (in questa ricetta ce n'è davvero poco ma in altre trovate in rete è assente) e quindi sono più leggeri;
- l'alcool o l'aceto presente non permette al grasso dell'olio di entrare nella frappa e quindi non l'appesantisce;
-  questo non lo sapevo e quindi non l'ho fatto, ma l'impasto và battuto per mezz'ora almeno finchè non compaiono le bolle.

Insomma dopo i crostoli con le mele cotogne, siccome sono curiosa di sperimentare, mi sono ritrovata a friggere i faworki.

Un grazie a Barbarella che ha tradotto la ricetta.

Le chiacchiere polacche ... Faworki

Ingredienti per circa 70/80 pezzi:
400 gr di farina
50 gr di burro
1 uovo 
4 tuorli
4 cucchiai di panna acida
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 cucchiaio di alcool o aceto (io ho messo la grappa altrimenti usate l'alcool per liquori)
una presa di sale

olio di arachidi 
zucchero a velo


Setacciare la farina ed aggiungere il burro a pezzetti.
Amalgamare con le punta delle dita.
Battere l'uovo, i tuorli e lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungere il composto di farina e burro e miscelare.
Introdurre la panna e l'acool e continuare a miscelare sino ad ottenere una pasta liscia e compatta.
Lasciare riposare coperto da pellicola per 1 ora circa.
Stendere poi l'impasto in una sfoglia sottile, ritagliare i faworki e friggere in olio a 175°
Asciugare su carta paglia e spolverare con lo zucchero a velo


domenica 15 febbraio 2015

Cuori, stelline e fiorellini alla cotognata

"A Carnevale ogni scherzo vale".
E se il detto recita così, altrettanto con le frittelle si può osare. 

Cuori (per rimanere in tema con la festa degli innamorati), stelle e fiorellini sono stati riempiti con la cotognata in versione confettura. 
L'acidità di questa frutta ben si accosta con il fritto che lo rende più leggero.

Un pò meno leggera è stata la mia cucina oggi invasa da pentole e scodelle varie come i vestiti che indossavo.
Ma il Carnevale viene una volta l'anno e si può fare.

Cuori, stelle e fiorellini alla cotognata

Ingredienti per circa 60 pezzi:
500 gr di farina
200 ml di panna
100 gr di burro
100 gr di cotognata
1 uovo
4 cucchiai di liquore all'arancia
sale

olio di arachidi
zucchero a velo


Setacciare la farina in una ciotola ed unire il sale ed il burro a dadini.
Impastare rapidamente con le dita sino ad ottenere un composto a briciole.
Versare a filo la panna ed il liquore.
Unire l'uovo ed amalgamare sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciar riposare per almeno 30 minuti.

Stendere la sfoglia fino allo spessore di circa 3 mm e con i coppapasta ritagliare i crostoli nelle varie forme.




Disporre al centro di ogni forma un mucchietto di cotognata.
Inumidire i bordi e sovrapporre un altra forma premendo per sigillare bene.

Portare l'olio a 175° e friggere i crostoli fino a doratura.
Scolarli su carta paglia per assorbire l'unto e spolverare di zucchero a velo.



venerdì 13 febbraio 2015

14 Febbraio



«È una cosa strana. Quando ti accade di vedere il posto in cui saresti salvo, sei sempre lì che guardi da lontano

Alessandro Baricco


Ho sempre pensato che la festa di S. Valentino non sia solo una gratificazione per gli innamorati intesi nel senso stretto della parola. 

Ho sempre pensato che sia la celebrazione dell'amore.
L'amore che è una cosa grande ed ha tante sfaccettature.

E mi piace festeggiare questo giorno e non perchè ci sia bisogno di una data in particolare  per dimostrare i propri sentimenti.
E' un "più".
E' come dire "ancora una volta, ancora più di ieri e domani sarà ancora più di oggi".


Vi lascio con una proposta di menù.
Semplice, senza tanti fronzoli.
Solo al dolce dovrete pensare prima.

Le ricette sono già nel blog:
i cakes a cui aggiungete un insalatina mista

e perchè nò un tocco di carnevale che ormai volge al termine.

Buona festa a tutti voi!!

martedì 10 febbraio 2015

Tarte tatin

Fatela e non ve ne pentirete.

Questa tarte nasce dall'incrocio di due ricette.

La modellatura e la cottura delle mele è di Iginio Massari (Volume 4 di Non Solo zucchero). 
Solo mi sembrava così deleterio ed offensivo nei suoi confronti finire la sua tatin con della comune pasta sfoglia (non mi sento ancora pronta e con le idee chiare per un prodotto home made) e così mi è venuto in aiuto Mr Black Santin con la sua versione di tarte da "I dolci di casa mia": finitura con pasta brisè, la Sua. 

Non vi stò a dire la bontà di questo dolce che poi tanto dolce non è.

Tarte Tatin

Per uno stampo a forma di cuore di circa 10 cm di altezza:

Per la brisée:
250 gr farina 00
125 gr di burro a temperatura ambiente
5 gr di sale
1 tuorlo
30 gr di acqua fredda

Lentamente impastare il burro, il tuorlo e metà farina.
Quando l'impasto risulta essere omogeneo, aggiungere la rstante farina ed il sale.
Se il composto dovesse  essere troppo secco o facesse fatica ad incorporare la farina, aggiungete l'acqua fredda (io ne ho avuto bisogno).
Fare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e far riposare in frigorifero un giorno prima di poterla utilizzare.
Ritagliare dalla brisée un disco (in questo caso una forma a cuore) delle stesse dimensioni dello stampo, bucherellare e mettere da parte.


Per le mele:
1 mela affettata
zucchero
limone
acqua
zucchero di canna

Tagliare a fettine non troppo sottili la mela e passatela in acqua zuccherata con l'aggiunta di limone per non farla annerire.

Disporre all'interno dello stampo le fettine di mela non prima di averle fatte scolare e di averle spolverate con lo zucchero semolato.
Cuocere in forno a 160° per circa 40 minuti.


Lasciate raffreddare e ponete lo stampo in freezer fino ad indurimento delle mele.


Smodellare e foderare il fondo dello stampo con carta forno.
Imburrare uniformemente ed abbondamente e spolverare con lo zucchero come si fà con la farina.
Posizionare le mele congelate, grattugiare la scorza di limone e cuocere a 180° per 30 minuti.
Sfornare e posizionare sopra la forma di brisée bucherellata e cuocere nuovamente fino a colorazione (circa 30 minuti a 180°).


Estrarre immediatamente dalla tortiera la tarte, spolverare la superficie con lo zucchero di canna e fiammeggiare con il cannello.
Ripetere l'operazione per tre volte in modo da rendere la superficie croccante ed avere una caramellizzazione uniforme.




Annotazioni:
Unico errore se vogliamo chiamarlo così, è la quantità di mele: lo strato che vedete equivale ad un solo frutto tagliato a fettine. Un pò più alto non mi sarebbe dispiaciuto ma non ho calcolato che la mela in cottura si ritira. Quindi la prossima volta, usando lo stesso stampo, ne metterò tre.

Lasagne spinaci e salmone affumicato

In casa non è domenica se non c'è la lasagna e l'arrosto.
Almeno così sono stata abituata.
Pasta al forno, quella classica e girello di vitello accompagnavano il nostro pranzo della domenica. 

E la lasagna di oggi è una preparazione semplice ma resa gustosa dal salmone affumicato.
Ve la presento in versione monoporzione.
Mi piacciono tanto queste piccole pirofile in ceramica!!


Lasagne spinaci e salmone

Ingredienti per 1 persona (la piccola pirofila in ceramica era 10x10):

5 fogli di pasta all'uovo per sfoglia (la ricetta la trovate qui)
100 gr di spinaci lessati 
50 gr di salmone affumicato
salsa besciamella (ho usato 1/4 di questa dose e lasciata morbida)
burro

Sbollentare per pochi minuti le sfoglie di pasta in acqua salata.
Scolare e posare su di un canavaccio ad asciugare.

Strizzare bene gli spinaci per far perdere loro l'acqua e ripassateli in padella con una noce di burro. Salare ma con moderazione.
Metà frullateli con la besciamella, i rimanenti usateli per farcire gli strati di lasagna.

Sul fondo della pirofila stendete un pò di besciamella.
Adagiate uno  strato di pasta all'uovo e condite con la besciamella, un pò di spinaci ed il salmone affumicato tagliato a listarelle.
Allo stesso modo fate altri 4 strati finendo l'ultimo con un pò di besciamella.

Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti.


Se la superficie si dovesse asciugare, spennelatela con poco olio o burro fuso in modo da far venire la crosticina croccante.

Fish cake di baccalà

E si continua a friggere anche questo fine settima.

Ma queste frittelline (la cui ricetta è presa da "La Cucina Italiana di Ottobre 2014) mi hanno catturato la gola. Avevo proprio un pezzo di baccalà e quindi sono capitate "a cecio" come si suol dire!!!

Cibo da strada, così viene definito nell'articolo che mostra le bellezze naturali e non delle Barbados. Si trovano un pò dappertutto ai Caraibi e prendono nome diverso a secondo del pesce bianco utilizzato. 

Le frittelle con il merluzzo di Barbados sono un famosissimo spezzafame  in vendita nei rum shop e nei mercati e vengono accompagnate dalla salsa rosa.

Vi trovate da quelle parti "per caso"?
E di giovedì?
Fate un salto al Porto-Mercato di Oistins vicino alla capitale.
Sembrano facciano le frittelle più famose dell'isola.

Ed io aggiungo che mentre in forno cuoceva un'altra pietanza, una ha tirato l'altra e prima che giungessero a tavola, si erano dimezzate.


Fish cake di baccalà

Ingredienti per circa 50 pezzi:

450 gr di polpa di baccalà dissalato
250 gr di farina
2 uova
150 gr di latte
1 scalogno
cipollotto (sostituito da porro)
peperoncino (io l'ho omesso)
1 spicchio di aglio
prezzemolo
sale

olio di arachidi per friggere

Per la salsa rosa:
150 gr di maionese
3 cucchiai di salsa Worchster
60 gr di ketchup
qualche goccia di tabascvo
1 cucchiaino di Cognac


Tritate lo scalogno, uno spicchio di aglio ed un pò  di  cipollotto con il verde.
Frullate il baccalà con gli aromi tritati, poco peperoncino, le uova ed aggiustate di sale.

Unire poco per volta ed alternandoli, il latte tiepido e la farina.
Dovendo ottenere un impasto morbido, regolatevi con la quantità del latte che aggiungerete in base all'umidità del pesce.

Completato l'impasto con il prezzemolo tritato.

Portate l'olio a 170° ed aiutandovi con due cucchiai, tuffate piccole quantità di composto.

Cuocere fino a doratura e scolare su carta paglia.

Servite calde accompagnate da salsa rosa ottenuta mescolando tutti gli ingredienti.


Annotazioni:
sfiziosissime, posso essere servite come stuzzichino da aperitivo o come finger food.
Da provare  utilizzando il merluzzo come tradizione caraibica vuole!

lunedì 2 febbraio 2015

Zuppa di sedano rapa e finocchio

Zuppa di sedano rapa e finocchio

Ingredienti per 4 persone:
500 gr di sedano rapa pulito
300 gr di patate pulite (circa due)
700 gr di brodo vegetale
1/2 porro
semi di finocchio (1 cucchiaino per persona)
20 gr di olio extra vergine di oliva
1/2 limone 
sale
15 pomodorini confit (potete sostituirli con pomodori secchi sott'olio)

Per i pomodorini confit:
pomodorini datterini
sale
zucchero
spezie a piacere (timo maggiorana origano)
olio extra vergine di oliva

Tagliare in due i pomodorini.
Spolverare con sale, zucchero, le spezie scelte ed un filo di olio.
Cuocere in forno a 100° per almeno due ore.



Ricetta Bimby:
Tagliare il sedano in piccoli pezzi e metterlo in acqua acidulato con il limone.
Fate altrettanto con le patate.


Tagliare a julienne il porro.
Rosolarlo con l'olio 4 min. 100° vel.1

Aggiungere il sedano, le patate, i pomodorini confit ed il bordo vegetale.
Cuocere a Varoma 30 minuti vel. 1

Al termine aggiustare di sale e frullare 1 min. vel. 10.

Mettere in infusione i semi di finocchio 20 sec. vel 1
Passare al setaccio e servire in ciotole calde.


Decorare la zuppa con ciuffi di finocchietto, i pomodorini confit rimasti ed un filo di olio extra vergine di oliva.


Se non avete il Bimby:
Tagliare il sedano rapa e le patate a piccoli pezzi e metteteli in acqua acidulata.

Tagliare a julienne il porro e rosolarlo con l'olio fino a che non è morbido.
Aggiungere le verdure a tocchetti ed di pomodorini. Coprire con il brodo vegetale e
cuocere a fiamma bassa per almeno 30 minuti.

Aggiustare di sale e frullare il tutto con il minipimer.

Mettere in infusione 1 cucchiaino di semi di finocchio per commensale.

Passare il composto e servite in fondine calde decorando con il resto dei pomodorini, ciuffi di finocchietto ed un filo di olio extra vergine di oliva.

Castagnole all'anice ed amarene

Carnevale ... colori, maschere, stelle filanti e coriandoli.
Un'altra festa per i bimbi, ma non solo.

Ho un ricordo dei Carnevali quando avevo la mia cioccolateria.
Una fila di bambini mascherati che si tengono per mano. A guidarli le maestre che li portano per il quartiere. Un'emozione vederli.
Io sulla soglia della porta del negozio attenta a non perdermi lo spettacolo con il sorriso che partiva da una parte della bocca per finire dall'altra.
In fondo sono anche io una bambinona nonostante la carta di identità dica ben altro.
Ma potevo esimermi dal preparare una bella bustona con le caramelle? 
Chi mi conosce sà già la risposta.
La felicità nei loro occhi non aveva prezzo.
Ormai sapevano cosa avrebbe comportato passare dalle mie parti e di certo non potevo deluderli.

Ecco qui la mia prima ricetta per questa festa colorata.

Dalla rivista Taste&More di Gennaio/Febbraio e dal blog di Ale che collabora con la testata. E diciamo anche dal ricettario Bertolini.

Quando ho letto la ricetta mi è venuta l'acquolina in bocca ricordando tra l'altro un dolcetto molto simile che feci all'inizio della mia "carriera di cuoca"; unica differenza l'amarena avvolta in pasta frolla e le palline rivestite di granella di nocciole.

Castagnole all'anice ed amarene

Ingredienti per circa 20 castagnole:
140 gr di farina 00
40 gr di fecola di patate
35 gr di zucchero a velo
2 cucchiaio di anice (un cucchiaio in più non guasterebbe)
1 pizzico di sale
1 uovo
una bacca di vaniglia
40 gr di burro a pezzetti
4 gr di baking
20 amarene sciroppate

olio per friggere
zucchero a velo

Nella planetaria unire tutti gli ingredienti non prima di aver setacciato la farina, la fecola ed il lievito.
Lavorare sino ad ottenere un impasto omogeneo.
Se dovesse risultare un pò appiccicoso fatelo riposare almeno 30 minuti in frigo.
Il mio ha stazionato in frigo per un paio di ore e non perchè non fosse compatto ma ho perchè non avrei fatto in tempo a fare le castagnole prima di pranzo.



A questo punto con l'impasto formate un salsicciotto, dividetelo in due e da ognuno ricavate 10 palline.
Appiattitele, inserire all'interno le amarene ben sgocciolate e chiudete per bene facendole roteare sul palmo della mano (mi raccomando siate meticolose in questa operazione; in caso contrario la castagnola a contatto con l'olio caldo si aprirà anche se il frutto non uscirà; a me questo è successo con alcune).


Portate l'olio a 175° e friggete questa goduria.
Appena dorate, trasferitele su carta assorbente (io ho usato la carta paglia) e spolverate con zucchero a velo.

Vi posto anche la copertina di Taste&More.